SHOP
LABOLDTECH
KIT PLATINO
COD: OR99KIT01
Processo delicato e un pò più costoso, per l’impiego di sali di metalli nobili. Le immagini prodotte offrono però un’eccellente stabilità nel tempo, seconda solo all’aristotipia. Il procedimento venne messo a punto da William Willis tra il 1873 e il 1879. La chimica ricalca quella del vanDyke (vedi), ma il prodotto finale non è argento, ma Palladio o Platino, ben più stabile e caratterizzato da toni intensi, profondi e avvolgenti, tra i più belli di queste metodiche. La sensibilizzazione viene fatta con sali di Palladio e/o Platino e Ossalato Ferrico miscelati immediatamente prima dell’uso e stesi sulla carta. Si mescolano le soluzioni, con questa miscela si sensibilizza la carta in luce attenuata. La luce genera un’immagine tenue per reazione dei sali di ferro, successivamente si immerge la carta esposta in una soluzione satura di ossalato di potassio, o in ammonio citrato, che sostituiscono il Platino o Palladio al ferro, sviluppando l’immagine in modo istantaneo. Si tratta poi con agenti di chiarificazione (EDTA, sodio solfito) e non deve essere fissata. Il Platino e il Palladio sono costosi e l’ossalato ferrico crea alcuni problemi poiché non si tratta di un reagente chimico preciso, ma di un composto di molecole a struttura non ben definita. Per questo la qualità dell’Ossalato ferrico è determinante sulla resa dell’immagine finale. Questo vale anche per le altre siderotipie a base di ossalato ferrico (Kallitipia, VanDyke) anche se la maggior concentrazione a cui deve essere utilizzato nella Platinotipia rende più complessa la solubilizzazione e crea difetti più evidenti nelle stampe in caso di problemi.Kit completo di chimici ed attrezzature. Ora anche con fogli di carta Bergger COT-320